La normativa riguardante la sicurezza sul lavoro obbliga i titolari d’imprese a eseguire la valutazione dei rischi presenti in azienda che possano avere effetti sulla salute dei lavoratori.
Tra i possibili pericoli per la sicurezza dei dipendenti, la presenza di sostanze facilmente infiammabili e il conseguente rischio d’incendio rivestono un ruolo importante. A tal proposito, il D.Lgs. 81/2008 stabilisce l’esigenza di valutare il rischio incendio in azienda e di predisporre un apparato permanente composto di addetti che si occupino di: ispezionare gli ambienti di lavoro, identificarne i pericoli e agire adeguatamente in caso di sviluppo di un focolaio.
La valutazione dei rischi permette al datore di lavoro di realizzare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), strumento indispensabile per adempiere gli obblighi di legge e per tutelare la salute dei propri collaboratori. Tale documento, la cui redazione prevede il rispetto di misure tecniche e criteri generali, consente di tenere sotto controllo i potenziali rischi presenti nell’ambiente lavorativo, stimarne l’esposizione dei lavoratori nello svolgimento delle proprie attività e attuare le necessarie misure preventive e correttive.
Tra gli aspetti da considerare, vi sono: presenza di materiali infiammabili, esecuzione di operazioni pericolose e fornitura di attrezzature e dispositivi di protezione idonei. In seguito alla valutazione dei rischi, il datore di lavoro è tenuto a redigere un programma con il quale monitorare il sistema di prevenzione incendi all’interno della propria azienda e garantire un’opportuna formazione sulla sicurezza antincendio ai dipendenti.
In particolare, tra le attività più esposte al rischio di propagazione di un incendio compaiono gli archivi e le biblioteche di edifici storici, in cui la prevenzione è fondamentale. Per questi luoghi occorre esaminare l’arredo (materiali di rivestimento), le sale di lettura (percorsi di esodo e capacità di deflusso), i depositi, gli strumenti antincendio e la gestione dell’emergenza.